
Il peperoncino è una pianta che ama il caldo, quindi ha bisogno di temperature miti per crescere bene. Piantarlo quando il rischio di gelate è passato, in genere da metà maggio in poi, è una buona scelta. In questo modo le piante possono svilupparsi con calma, senza troppi stress. Il freddo, anche se non intenso, può bloccare la crescita e rendere i frutti meno saporiti. Meglio aspettare qualche giorno in più che rischiare.
Quando partire con la semina del peperoncino
Per chi ha seminato in marzo, è probabile che le piantine siano ormai pronte per essere trasferite all’aperto. Un passaggio graduale, prima in terrazzo su un davanzalez aiuto ad abituarle. Buttate fuori di colpo dal caldo del soggiorno al sole diretto, rischiano di bruciarsi. Bisogna darle il tempo di ambientarsi. Come tutti noi, anche loro hanno bisogno di un po’ di adattamento.

Chi invece parte da piantine già pronte, acquistate in vivaio, può cominciare subito dopo l’ultima gelata. Meglio se in una zona ben esposta, al riparo dal vento. Anche il vaso conta: troppo piccolo e le radici si strozzano, troppo grande e il terreno resta umido troppo a lungo. Un vaso da 25 cm è un buon compromesso per iniziare.
L’acqua è fondamentale, ma occhio a non esagerare. Il terreno deve restare umido, non fradicio. Se si formano ristagni, le radici soffrono. In piena estate si può arrivare ad annaffiare ogni giorno, ma sempre in base al meteo. Meglio la mattina presto o la sera tardi, quando il sole non picchia più forte. Le foglie asciutte sono meno soggette a malattie.
Come fertilizzare e come potare il peperoncino
Il fertilizzante aiuta, ma non serve esagerare. Una volta ogni due settimane può bastare. Chiusa concimi naturali, come il compost maturo o il macerato d’ortica, ottiene buoni risultati. Il peperoncino non ha bisogno di prodotti miracolosi, ma di costanza. Un po’ come con le relazioni: non serve strafare, serve essere presenti.

Quando i fiori iniziano a comparire, e segno che la pianta è in salute. In genere succede a inizio estate. Non serve impollinare a mano, fanno tutto da soli, ma è utile controllare che non ci siano afidi o altri parassiti. Se si notano formiche, spesso ci sono anche i loro. Un sapone morbido diluito in acqua può bastare per tenerli a bada.
La potatura non è obbligatoria, ma può aiutare. Tagliare i rami secchi o quelli che crescono troppo in basso permette alla pianta di concentrarsi sui frutti. Alcuni tolgono anche le prime gemme per rinforzare la struttura. Non è una regola fissa, ognuno trova il proprio metodo. Importante non stressare troppo la pianta in una volta sola.
Le varietà dei peperoncini
In estate i frutti iniziano a maturare. Prima verdi, poi rossi, arancioni, gialli. Dipende dalla varietà. Raccoglierli quando hanno cambiato colore garantisce più sapore. Tirarli via con forza può danneggiare i rami, meglio usare delle forbici o tenere il frutto è torcere piano. Più si raccoglieva più la pianta tende a produrre.

Se si coltivano diverse varietà vicine, può capitare che si ibridino. I semi raccolti da quei frutti non daranno lo stesso peperoncino l’anno dopo. Alcuni lo considerano un problema, altri una curiosità. A volte nascono varietà strane ma interessanti. Se si vogliono se mi puri, meglio separare le varietà di qualche metro coltivarle in vaso.
In autunno la produzione rallenta. Le giornate si accorciano e le temperature scendono. Se la pianta è invaso, può essere spostata in un angolo riparato per prolungare un po’ il raccolto. Chi vive in zone miti riesce a tenere le piante anche per più anni. In inverno, però, il peperoncino va in riposo e richiede poche cure.
La questione delle gelate notturne
Quando le temperature notturne iniziano a scendere sotto i 10 gradi, conviene metterlo al riparo. Una serra fredda, un garage luminoso o un davanzale interno possono andare bene. Non bisogna innaffiare troppo in questo periodo, il terreno deve restare appena umido. Alcune piante perderanno le foglie, altre resisteranno più a lungo.

Chi vuole tenere le piante da un anno all’altro può potarli a fine inverno. Si eliminano i rami secchi e si accorcia il resto per stimolare nuovi germogli. Non tutte ripartono con la stessa forza, alcune sembrano spente e poi spuntano all’improvviso. Serve un po’ di pazienza, ma spesso ne vale la pena. Alcuni esemplari diventano belli robusti con gli anni.
Coltivare peperoncini non è difficile, ma richiede un minimo di attenzione. Ogni pianta ha il suo carattere. Alcune crescono dritte ordinate, altre si allargano un po’ troppo. La bellezza sta anche lì. Osservarle il giorno dopo giorno aiuta a capire di cosa hanno bisogno. E quando si raccolgono i primi frutti, anche solo due o tre, Il piacere è autentico.