Cavolo cappuccio: il trucco per avere teste più compatte

E’ un ortaggio davvero meraviglioso, il cavolo cappuccio. Compatto, crespo e a forma di palla. Quasi unico nel suo genere, come se fosse a forma di un fiore. Composto, da numerose foglie, fatte a strati, e sovrapposte. Ma in che modo si deve coltivare, per avere un ottimo risultato, ogni volta.

Clima e terreno: quali sono quelli adatti

Per quello che concerne il terreno, il cappuccio è una verdura nordica, che resiste molto bene al freddo. Infatti, si considera sempre, un ortaggio invernale. Di sicuro, preferisce la pioggia, all’aridità, che rischia di farlo perdere e farlo anche marcire. Per cui, è bene tenere conto di questa cosa, per una ottima coltivazione.

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Il terreno, deve essere non acido, e sempre bene drenato. La cosa che non deve mai mancare, è la sostanze organica. Gli esperti, consigliano, di realizzare una buona vangatura, con anche la giusta quantità di compost maturo. Con la giusta sostanza, si può favorire, una perfetta, ritenzione idrica. Per evitare, che il suolo si possa seccare.

Il cavolo cappuccio, ha molte cose in comune, con il cavolo nero e i broccoli. Fa parte della stessa famiglia, per cui, i metodi di coltivazione, sono sempre gli stessi. Cosi come, il fatto, che dentro il terreno, potrebbe essere utile, utilizzare, il compost di lombrico, per avere dei risultati migliori.

Semina del cavolo cappuccio

Il cavolo cappuccio, si può seminare, da Gennaio a Settembre. Seguendo sempre le differenze per le varietà. Quelle primaverili, si seminano in genere a Gennaio o a Febbraio, quelle autunnali nel corso del mese di Giugno. Anche se poi, di base, è un ortaggio che viene coltivato, di più in inverno.

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Ad ogni modo, la cosa migliore, è quella di mettere i semi dentro una vaschetta. Per poi trapiantare tutto, dopo un mese. Se invece, si sceglie la semina diretta, è bene, mettere tutto dentro una buchetta. Cercando, poi, di mettere, anche le piantine a riparo dal freddo, specialmente nel periodo dell’inverno.

Per finire, è bene ricordarsi, che il cappuccio, è una pianta ingombrante, per cui ha sempre bisogno di uno spazio importante, per il proprio appezzamento. Il segreto, è quello di mettere ogni pianta, ad una distanza di 50 centimetri. Cosi, da permettere, che lo sviluppo, possa andare avanti, in modo corretto, e con i tempo giusti.

Raccolta del cavolo cappuccio

Il momento giusto per raccogliere il cavolo cappuccio, è quando il cespo, arriva ad una buona dimensione. E’ importante, che sia sodo e compatto al tempo giusto. E’ importante, aspettare che la palla al centro, possa crescere, solo in questo modo, il raccolto è soddisfacente. Quando è piccola, il raccolto è davvero scarso. Per lo meno, in termini di qualità.

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Anche in cucina, si può utilizzare in tanti modi diversi. La cosa più facile, è quello di prepararla come una insalata. Si taglia il cespo, a fettine sottili, e poi si consuma crudo. Poi, si condisce con olio e aceto, o anche con una fetta di limone, che va anche bene.

Se si mangia crudo, i benefici del cavolo sono superiori. Ma nel caso in cui, lo si voglia fare cotto, il consiglio, è di usare la padella. E magari, provvedere ad una preparazione celebre, come quella dei crauti. Una tipica ricetta tedesca, che anche in Italia, si sta diffondendo sempre di più.

Proprietà e benefici

Insomma, una cosa è certa, il cavolo cappuccio, è ottimo per il nostro organismo. Tanto per cominciare, è pieno di vitamina A, C e B. E come detto prima, per potere assimilare al meglio, tutto, è consigliato, mangiarlo crudo. Cosi, che nulla, possa andare perduto, con la cottura e anche nella fase successiva. Come succede, per le altre verdure.

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Inoltre, ha un ottimo effetto, sull’apparato digerente. E aiuta anche, a rinforzare il sistema immunitario. In alcune varietà, come quello viola, ci sono tante sostanze antiossidanti. Che sono anche ottime, perchè riescono a prevenire la formazioni di tumori. Gli esperti del settore, lo spiegano, con grande attenzione, da moltissimo tempo.

Una cosa è certa, è un alimento, che non dovrebbe mai mancare nella nostra alimentazione. E che, tra le altre cose, va bene, per grandi e piccoli. E poi, le ricette, che si possono preparare, sono davvero tante, basta avere solo, un poco di fantasia, e di voglia di fare in cucina.

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