Attenzione all’uso eccessivo di integratori di ferro

Il ferro è molto importante per il nostro organismo e quando si ha una carenza di questo, bisogna introdurlo mangiano meglio, quindi con la dieta, oppure usare degli integratori. È sempre meglio sentire il parere di un medico, e soprattutto fare attenzione ai dosaggi. Ecco cosa può succedere assumendo troppi integratori di ferro.

Cos’è il ferro e perché è importante

Il ferro è un minerale che è presente nel nostro organismo in piccole quantità (4-5 grammi). 3/4 di questi sono presenti nell’emoglobina, la proteina che trasporta l’ossigeno dai polmoni al resto del corpo. Il ferro svolge molte funzioni nel nostro organismo, proprio in sinergia con l’emoglobina, permettendo il trasporto dell’ossigeno.

Ma anche con la mioglobina, che fissa l’ossigeno nei muscoli permettendo l’ossigenazione di tutti i tessuti e organi dell’organismo. Si accumula poi in organi come fegato, milza e midollo osseo per poter essere usato in casi di emergenza e fabbisogno da parte dell’organismo (per esempio quando ci sono emorragie).

Il ferro possiamo assumerlo con la dieta, e quindi è molto importante scegliere alimenti che lo contengano per poterli consumare. Però, qualora si fosse carenti di questo minerale, si può supplementare con degli integratori, sotto consiglio del dottore. Ma attenzione a non esagerare: vedremo quali sono infatti i possibili effetti collaterali.

Effetti collaterali degli integratori di ferro

Meglio non esagerare con gli integratori di ferro che possono darci diversi effetti collaterali. Infatti, in genere questi prodotti possono causare disagi a livello gastrointestinale come nausea, dolori addominali, diarrea e cambiamenti negativi nella flora intestinale. Ma non solo: quando esageriamo con la sua integrazione, le conseguenze possono essere anche più importanti.

Infatti, assumere troppo ferro può aumentare il rischio di cancro, di malattie cardiache e anche lo stato infiammatorio. Il nostro corpo non è in grado di eliminare il ferro in eccesso e quindi sarebbe meglio preferire quello che acquisiamo consumando vegetali (ferro non-eme) che invece può controllare. Assumere integratori di ferro, quindi, non va fatto così tanto alla leggera.

È stato riscontrato come infatti che se il nostro corpo assume troppo ferro, quindi le nostre riserve sono al massimo, l’intestino ne bloccherà l’assorbimento per mantenerci ad un livello ottimale. Invece, il normale funzionamento sarebbe avere delle riserve scarse di ferro così il nostro intestino ne stimolerà l’assorbimento.

Come integrare il ferro “naturalmente”

Il ferro lo possiamo integrare con la dieta, preferendo alimenti che lo contengono come il fegato, le frattaglie, carne, pesce, tuorlo d’uovo ma anche i vegetali a foglia verde scuro come gli spinaci, i legumi, la frutta secca e il cioccolato. Solo che il ferro presente negli alimenti di origine vegetale e nelle uova è meno assorbibile rispetto a quello presente nei cibi di origine animale.

Anche l’acido citrico e la vitamina C ci permettono di assorbire meglio il ferro. Quindi, meglio sempre aggiungere delle gocce di limone sulla carne o sulle verdure per tale motivo. Il fabbisogno di ferro di un adulto dovrebbe essere di 10-12 mg ogni giorno che sale a 18 mg per le donne che allattano. Dovrebbe essere di 30 mg al giorno per le donne in attesa.

Una carenza di ferro invece può comportare anemia, dovuta ad una riduzione di globuli rossi nel sangue che può a sua volta avere diverse conseguenze impattanti sulla nostra vita come stanchezza, difficoltà di memoria e concentrazione, abbassamento delle difese immunitarie, problemi di termoregolazione, disturbi gastrointestinali. Quindi, assumiamo il ferro con la dieta e nel caso anche con gli integratori, ma senza esagerare.

Conclusione

Il ferro è un minerale molto importante per noi in quanto serve per diverse funzioni del nostro organismo legandosi con l’emoglobina per il trasporto dell’ossigeno in tutto il corpo, e con la mioglobina. Quindi dobbiamo sempre assumerne ogni giorno il giusto quantitativo per raggiungere il fabbisogno di cui abbiamo bisogno.

Con la dieta, possiamo in effetti assumere un po’ di ferro ma a volte questo può non essere sufficiente, soprattutto se ci troviamo in certi momenti della vita: per esempio quando una donna allatta o è in attesa, avrà bisogno di un quantitativo di ferro maggiore. Quindi il dottore potrebbe indicare degli integratori da assumere.

Ma attenzione: un alto quantitativo di ferro, dovuto ad un’assunzione spropositata di integratori di questo minerale, possono comportare disturbi gastrointestinali di diversa natura ma anche conseguenze più gravi come malattie quali cancro, malattie cardiache, neurodegenerative, infiammazione, Alzheimer, malattia di Parkinsons, artrite, diabete. Quindi, sempre meglio non esagerare anche se si tratta “solo” di integratori.

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