Il numero di casi di diabete sta registrando un incremento costante in molte aree del mondo, fenomeno che ha portato a un rafforzamento significativo degli sforzi sia in ambito medico che terapeutico. L’obiettivo è quello di minimizzare non solo gli effetti della malattia, ma anche il suo impatto sulla qualità della vita, promuovendo l’autogestione e la capacità dell’organismo di sviluppare una certa resistenza attraverso stili di vita più sani.
Cos’è il diabete?
Il diabete non si presenta come una patologia unica, ma piuttosto come un insieme di condizioni che condividono alcune caratteristiche comuni, tra cui specifiche manifestazioni sintomatologiche e la necessità di prestare particolare attenzione allo stile di vita. La forma più diffusa tra la popolazione adulta è il diabete mellito di tipo 2, che rappresenta la maggioranza dei casi diagnosticati.

Il diabete è una condizione cronica e permanente, caratterizzata principalmente dall’incapacità dell’organismo di regolare adeguatamente i livelli di glucosio nel sangue. Questo squilibrio è dovuto, nella maggior parte dei casi, a una produzione insufficiente di insulina o a una ridotta efficacia di questa sostanza. L’insulina è infatti l’ormone responsabile della regolazione della glicemia, e la sua carenza o inefficacia porta a una perdita di controllo sui livelli di zucchero nel sangue.
I picchi glicemici rappresentano uno degli aspetti più critici da monitorare. Il loro controllo avviene attraverso una combinazione di alimentazione equilibrata, uno stile di vita sano, il supporto di terapie farmacologiche e un costante monitoraggio medico. Alcuni farmaci agiscono in modo differente rispetto ad altri, offrendo soluzioni personalizzate in base alle esigenze del paziente.
Terapie di farmaci
Le persone affette da diabete devono spesso ricorrere a terapie farmacologiche specifiche, che nella maggior parte dei casi mirano a stimolare la produzione di insulina o a fornirla direttamente tramite iniezioni. L’insulina, infatti, è fondamentale per abbassare rapidamente i livelli eccessivi di glucosio nel sangue, contribuendo così a mantenere la glicemia entro valori accettabili.

Effettuare controlli regolari è altrettanto essenziale: questi monitoraggi, spesso eseguiti a digiuno, permettono di valutare l’andamento della glicemia. Se una persona sana può sperimentare un temporaneo aumento dei livelli di zucchero dopo pasti abbondanti, il soggetto diabetico fatica a riportare tali valori nella norma senza un intervento specifico.
In Italia, così come in numerosi altri paesi europei e nel resto del mondo, la prevalenza del diabete di tipo 2 è in crescita. Si stima che la percentuale di persone affette sia aumentata di almeno un punto percentuale negli ultimi anni. Nel nostro Paese, con una maggiore incidenza nelle regioni meridionali, circa il 7% della popolazione convive con il diabete di tipo 2.
Nuovo farmaco
Un nuovo farmaco, sviluppato anche grazie a studi condotti in Italia, è attualmente in fase di sperimentazione e si prevede che possa essere approvato per l’uso comune entro il 2026, dopo aver superato i necessari test di sicurezza. Questo innovativo trattamento non richiederà la somministrazione tramite iniezione, ma sarà disponibile in forma orale, facilitando così l’assunzione da parte dei pazienti.

Si tratta di una pillola che ha come principio attivo principale Orforglipron, capace di agire in modo mirato sulla riduzione dell’emoglobina glicata, un parametro fondamentale per il controllo della glicemia e, di conseguenza, della gestione del diabete. Gli studi hanno evidenziato una significativa diminuzione dei valori glicemici, con una media di riduzione fino al 7% nei pazienti che hanno assunto regolarmente il farmaco.
Ulteriori buone notizie arrivano anche sul fronte della rimborsabilità di alcuni farmaci innovativi per il trattamento del diabete, come il Tirzepatide di Lilly, che ha ottenuto l’approvazione dall’Agenzia Europea per i Medicinali. Questo consentirà, già nei prossimi mesi, la commercializzazione anche in Italia di medicinali basati su questo principio attivo.
La cura del diabete
Come già sottolineato, non esiste attualmente una cura definitiva per il diabete, ma sono disponibili numerosi farmaci e strategie comportamentali che permettono di gestire efficacemente la malattia. Anche l’alimentazione gioca un ruolo centrale: non è necessario seguire diete eccessivamente restrittive, ma è fondamentale adottare un regime alimentare equilibrato e consapevole.

È importante limitare il consumo di pasti abbondanti e di alimenti altamente processati, privilegiando invece cereali integrali, frutta e verdura ricchi di fibre e minerali. Questi alimenti contribuiscono a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e favoriscono il benessere generale.
Anche l’inclusione nella dieta di proteine magre di origine animale, come la carne bianca e i latticini a basso contenuto di grassi, può aiutare a controllare meglio la glicemia. L’idratazione, infine, è un altro aspetto fondamentale: bere acqua in quantità adeguata facilita l’eliminazione degli zuccheri in eccesso dal circolo sanguigno, contribuendo così a un miglior controllo della malattia.