Come potare correttamente le piante da frutto

La potatura delle piante da frutto è una delle pratiche fondamentali per ottenere un giardino produttivo e sano. Potare correttamente significa favorire la crescita della pianta, migliorarne la forma, aumentare la produzione di frutti e prevenire malattie. Tuttavia, la potatura richiede conoscenze specifiche, poiché ogni specie e ogni varietà può avere esigenze diverse. In questo articolo vedremo come potare correttamente le principali piante da frutto, quando intervenire e quali strumenti utilizzare per ottenere i migliori risultati.

Perché è importante potare le piante da frutto

La potatura delle piante da frutto svolge diversi ruoli cruciali. In primo luogo, favorisce l’aerazione e la penetrazione della luce all’interno della chioma, elementi indispensabili per una buona fotosintesi e per la maturazione uniforme dei frutti. Una pianta ben potata è anche meno soggetta ad attacchi di parassiti e malattie fungine, poiché la circolazione dell’aria riduce l’umidità stagnante, ambiente ideale per lo sviluppo di patogeni.

SP - Pianta da frutto con cesoie in mano

Un altro motivo fondamentale per potare è quello di mantenere la pianta in una forma equilibrata e gestibile. Senza potatura, molte specie tendono a sviluppare rami troppo lunghi e deboli, che possono spezzarsi sotto il peso dei frutti o durante le intemperie. Inoltre, la potatura aiuta a regolare la produzione, evitando annate di sovraccarico alternate a periodi di scarsa fruttificazione, fenomeno noto come alternanza di produzione.

Infine, attraverso la potatura è possibile eliminare rami secchi, danneggiati o malati, prevenendo la diffusione di infezioni e favorendo la crescita di nuovi getti vigorosi. Per tutte queste ragioni, la potatura rappresenta un intervento essenziale nella gestione del frutteto domestico.

Quando potare le piante da frutto

Il periodo migliore per la potatura delle piante da frutto varia in base alla specie e all’obiettivo che si vuole raggiungere. In generale, la potatura principale si effettua durante il riposo vegetativo, ovvero nei mesi invernali, tra la caduta delle foglie e la ripresa vegetativa primaverile. In questo lasso di tempo, la pianta è meno sensibile alle ferite e il rischio di trasmissione di malattie è ridotto.

SP - Pianta da frutto con cesoie in mano

Per alcune specie, come il pesco, si può intervenire anche in primavera, poco prima della ripresa vegetativa, così da stimolare la produzione di nuovi rami fruttiferi. Altre piante, come il ciliegio, sono più sensibili alle potature invernali e preferiscono interventi in estate, subito dopo la raccolta dei frutti, per ridurre il rischio di gommosi e altre patologie.

È importante evitare la potatura durante periodi di gelo intenso o di pioggia prolungata, poiché le ferite potrebbero non rimarginarsi correttamente e diventare punti d’ingresso per funghi e batteri. Un altro momento utile per piccoli interventi di potatura è l’estate, quando si possono eliminare polloni e succhioni che sottraggono energia alla pianta.

Strumenti e tecniche di potatura

Per ottenere una potatura precisa e sicura è fondamentale disporre degli strumenti adeguati. Le cesoie da potatura sono indispensabili per tagliare rami di piccolo diametro, mentre per rami più grossi si utilizzano seghetti o troncarami. È importante che gli attrezzi siano ben affilati e disinfettati prima dell’uso, per evitare di trasmettere malattie da una pianta all’altra.

SP - Pianta da frutto con cesoie in mano

Le tecniche di taglio variano a seconda della posizione e dello scopo. Il taglio di ritorno consiste nell’accorciare un ramo fino a una gemma rivolta verso l’esterno, per favorire la crescita di nuovi getti in direzione desiderata. Il taglio di diradamento, invece, serve a eliminare completamente un ramo alla base, per aprire la chioma e migliorare la circolazione dell’aria.

Un altro aspetto da considerare è la posizione del taglio: questo deve essere netto, inclinato e distante circa mezzo centimetro dalla gemma, per favorire la cicatrizzazione e ridurre il rischio di marciumi. In caso di rami grossi, è consigliabile effettuare il taglio in due tempi per evitare strappi e danni alla corteccia.

Consigli pratici per la potatura delle principali piante da frutto

Ogni specie di pianta da frutto ha esigenze specifiche di potatura. Il melo, ad esempio, richiede una potatura di formazione nei primi anni, per impostare una chioma ben strutturata, e successivamente una potatura di produzione, per stimolare la crescita di rami fruttiferi. I rami che hanno già fruttificato possono essere accorciati per favorire nuovi getti produttivi.

SP - Pianta da frutto con cesoie in mano

Il pero si pota in modo simile al melo, ma con maggiore attenzione ai rami verticali, che tendono a produrre meno frutti. Il pesco, invece, fruttifica sui rami dell’anno e richiede una potatura più energica, eliminando i rami vecchi e stimolando la crescita di nuovi getti. L’albicocco e il susino necessitano di interventi meno drastici, privilegiando il diradamento e la rimozione dei rami secchi o malati.

Per il ciliegio, la potatura deve essere leggera e mirata, effettuata preferibilmente dopo la raccolta, per evitare malattie. Infine, nei piccoli frutti come ribes, lamponi e more, è importante eliminare ogni anno i rami che hanno già prodotto, lasciando spazio ai nuovi getti che fruttificheranno l’anno successivo. Seguendo questi consigli, sarà possibile mantenere le piante sane e produttive, garantendo raccolti abbondanti e di qualità.

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