
Conoscere la natura del terreno quando si coltivano dei fiori o degli ortaggi si rivela essere veramente fondamentale. Gli esperti sanno bene quanto questo sia vero, soprattutto per evitare di commettere dei grossi errori. Uno dei più comuni è sicuramente quello di aggiungere della cenere di legna a un terreno acido, perchè potrebbe peggiorarne la situazione.
Cosa contiene la cenere e come agisce sul terreno
La cenere di legna si ottiene ovviamente dalla combustione di un materiale di tipo vegetale che è ricca si sali minerali come: carbonato di calcio, potassio e piccole quantità anche di sodio, fosforo, magnesio e oligoelementi. Proprio per questo motivo occorre prestare attenzione al suo utilizzo, per evitare di avere delle problematiche.

La composizione della cenere la rende in maniera apparente un elemento ideale soprattutto in alcuni specifici casi. Infatti la cenere dovrebbe essere utilizzata nell’agricoltura di tipo biologico e dove si vuole evitare di utilizzare fertilizzanti di tipo chimico. Il problema sussiste nel momento in cui la cenere viene aggiunta a un terreno già acido, senza procedere con la verifica del suo pH.
La cenere risulta essere molto alcalina con un pH che va dai 10 ai 12. Questo vuol dire che se usata in maniera impropria può essere causa di una drastica alterazione dell’equilibrio del suolo. Il terreno quindi vede aumentare la disponibilità dei nutrienti, ma non riesce a mantenere l’equilibrio di cui le piante hanno bisogno.
Ma per quale motivo il terreno può peggiorare il terreno acido?
Sono in molti a pensare che l’aggiunta di un materiale alcalino a un terreno acido sia sempre un beneficio. Ma invece secondo specifici studi questa aggiunta se non avviene in maniera controllata potrebbe in qualche modo peggiorare la situazione del terreno e creare quindi, non poche problematiche anche per le culture.

I problemi possono ad esempio nascere da un repentino cambiamento del pH con un innalzamento improvviso dei valori del terreno stesso. Valori troppo alti non si adattano alle culture e quindi renderebbe il terreno pressapoco inutilizzabile. Quando il terreno è troppo alcalino per le culture assorbire elementi come: ferro, zinco e manganese diventa quasi impossibile.
Quindi ci sono casi in cui aggiungere della cenere al terreno crea danni veramente irreparabili e per questo motivo coltivarvi frutta e verdura diventa un’impresa veramente ardua. Infine, quando i terreni sono poveri di drenaggio la cenere porta un accumulo eccessivo di sali solubili che sono potenzialmente tossici per tutte le piante.
Le alternative da valutare
Se la cenere non è adatta al terreno si possono pur sempre utilizzare delle alternative che si rivelano essere comunque molto valide. La prima è quella della calce agricola, ovvero un correttore di acidità che a differenza della cenere agisce in maniera molto lenta e comunque controllata. Anche il compost maturo permette di migliorare la struttura del terreno e aumentarne la fertilità.

Naturale e perfetto per migliorare la ritenzione idrica è il letame ben scomposto, in grado di evitare le eccessive oscillazioni del pH. Negli ultimi anni, si sono poi fatti spazio i concimi naturali a base di alghe, l’humus di lombrico e il biochar, soluzioni che sono molto apprezzate nell’agricoltura biologica perchè non altera in alcun modo la composizione del terreno.
L’ultima tra le alternative alla cenere per le nostre piante sono le colture da sovescio ovvero delle piante come: senape, trifoglio e veccia che migliorano la struttura del terreno, lasciando dei nutrienti sul terreno dopo la loro decomposizione. Ottime per la rigenerazione di alcuni suoli ormai acidi e molto impoveriti.
Conclusione: non sempre la cenere è una buona idea
Le nostre nonne ci insegnano che la cenere può essere utilizzata per moltissimi motivi differenti tra loro. Qualcuno la utilizzava per pulire il bucato, altri invece la trovano estremamente efficace per riuscire a dare al terreno del nutrimento, anche se non sempre risulta essere la scelta migliore considerato anche la composizione della terra.

Quindi prima di utilizzare la cenere sarebbe opportuno conoscere la composizione del terreno per evitare che vi siano delle problematiche di qualsiasi genere. Quando la cenere viene utilizzata nelle maniera sbagliata il rischio è che si venga a creare uno squilibrio che rende sul lembo di terra pressapoco inutilizzabile per le coltivazioni.
La cenere può rendere il terreno ancora più acido e per questo motivo è occorre valutare delle alternative alla cenere, come può essere il compost o il letame. Ovviamente molto dipende dalla tipologia di utilizzo che si vuole fare del terreno stesso, per una coltivazione bio è sempre preferibile evitare elementi chimici.