Come coltivare il finocchio sul balcone

Gli ortaggi sono dei vegetali molto amati e versatili in cucina e fra questi c’è il finocchio. Comunemente si compra al mercato o al supermercato ma è possibile anche coltivarlo sul proprio balcone. In questo caso però bisogna fare attenzione ad alcuni accorgimenti importanti per avere un raccolto abbondante di questi saporiti ortaggi.

Valori nutrizionali del finocchio

Prima di scoprire come coltivare al meglio il finocchio nel proprio balcone, si possono conoscere i valori nutrizionali di questo ortaggio così gustoso. Prima di tutto va detto che 100 g di finocchio apportano 31 calorie. Non solo ma contengono anche 90,21 g di acqua, 1,24 g di proteine e 0,20 g di lipidi.

Non solo ma contengono anche 7,30 g di carboidrati ma anche tante vitamine e minerali come la vitamina C, la niacina, la vitamina B6, la vitamina E, la riboflavina, la tiamina, la vitamina A, i folati, il potassio, il sodio, il fosforo, il calcio, il magnesio, il ferro, lo zinco e il selenio.

Il finocchio contiene anche flavonoidi e oli essenziali che danno il suo tipico sapore. Ha poche calorie quindi è perfetto anche per chi fa attività fisica o vuole mantenere il peso forma. Non solo ma essendo ricchi di selenio, vitamina C e A potenziano le difese dell’organismo grazie alle loro proprietà antiossidanti.

Come coltivare il finocchio in balcone

Anche se si può acquistare dal fruttivendolo o al supermercato, tante persone decidono di coltivare il finocchio in balcone. In effetti è una buona idea per avere questo ortaggio sempre disponibile e a km zero. Ci sono alcune accortezze per garantire una buona crescita di questa pianta, a partire dall’esposizione.

Infatti il finocchio dovrebbe stare ad una temperatura di 20-25°C. Non tollera temperature maggiori. Non ama nemmeno il forte freddo, quindi ad esempio temperature inferiori ai 6-8 gradi. Il vaso andrebbe poi messo in una posizione in pieno sole, quindi nel proprio balcone in posizione sud. Periodicamente bisogna concimare la pianta.

Bisogna utilizzare un concime organico che potrà essere aggiunto al terriccio di coltivazione, ad esempio del letame maturo oppure dello stallatico pellettato. Il substrato va poi annaffiato regolarmente perché il terriccio deve rimanere umido ma facendo attenzione ad evitare i ristagni di acqua che possono far marcire la pianta di finocchi.

Altri accorgimenti per coltivare il finocchio in balcone

Affinché la pianta di finocchi cresca sempre bene e rigogliosa, è bene irrigarla correttamente. Soltanto apportando la giusta quantità di acqua ai finocchi in vaso, si potrà avere un buon raccolto di questi ortaggi che sono così nutrienti e che fanno bene. In autunno, poi, bisogna proteggere la pianta con della paglia.

Inoltre, per favorire l’umidità all’interno del vaso bisogna ricorrere alla pacciamatura, cioè aggiungere uno strato di circa 5 cm di paglia secca o di 3-4 cm di corteccia da pacciamatura, così che l’acqua evapori più lentamente. In questo modo si dovrà irrigare anche meno spesso la pianta.

Insomma questi sono gli accorgimenti preliminari per avere un buon raccolto di finocchi nel proprio balcone che potranno essere raccolti per creare antipasti, aperitivi, centrifughe, tisane o semplicemente per poterli mangiare così come sono e fare proprie tutte le loro proprietà. Sono rinfrescanti e saporiti in ogni modo si preparino.

Conclusione

Il finocchio si può coltivare nel vaso in balcone per avere sempre disponibile questo ortaggio fresco, gustoso, nutriente e versatile. Infatti è ricco di acqua, vitamine e minerali e fa molto bene. Si può preparare in tanti modi ed averlo sempre disponibile a km zero è di certo una grande fortuna. Tuttavia bisogna stare attenti alle malattie e ai parassiti.

Le malattie del finocchio possono essere la peronospora, che si manifesta con macchie scure sui gambi, oppure la sclerotina, vale a dire della muffa o marcescenza. Un’adeguata irrigazione può essere importante per prevenire queste patologie fungine ma bisogna fare attenzione a quelle batteriche come la xanthomonas che causa marciume all’intero grumolo e poi alla pianta.

Attenzione anche al macaone, una farfalla che nello stato larvale può provocare grandi danni all’ortaggio, oppure gli afidi che provocano altre malattie. Per tenerli lontani si può usare del sapone di Marsiglia, del sapone molle oppure dei macerati naturali a base di aglio, peperoncino o ortica, da nebulizzare sulla pianta.

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