Sono numerose le persone che hanno la fortuna di possedere uno spazio esterno, come un giardino, presso la propria abitazione. In questi ambienti, molti scelgono di collocare una splendida pianta di oleandro. Sebbene sia indubbiamente un piacere per la vista grazie alla sua bellezza ornamentale, pochi sono realmente consapevoli dei potenziali rischi legati alla presenza di questa pianta.
Che tipo di pianta è l’oleandro e cosa simboleggia
L’oleandro è una pianta ornamentale di grande fascino, tipica delle regioni mediterranee, che viene sempre più spesso scelta per abbellire i giardini privati. Si tratta di un arbusto cespuglioso che può raggiungere anche i 5 metri di altezza, riempiendo lo spazio con la sua presenza imponente. I suoi fiori, che sbocciano in abbondanza, possono essere di varie tonalità: rosa, bianco, salmone o giallo, regalando un tocco di colore e vivacità all’ambiente circostante.

Nel linguaggio dei fiori, i fiori dell’oleandro assumono un significato molto particolare: rappresentano infatti il messaggio “ti ho dimenticato”. Per questo motivo, talvolta vengono donati da ex fidanzati al termine di una relazione, come simbolo della fine di un sentimento. Tuttavia, in molte culture, l’oleandro è anche emblema di resilienza e capacità di resistere e prosperare anche nelle condizioni più avverse.
Fin dal Medioevo, inoltre, questa pianta è stata associata all’armonia dell’universo e considerata portatrice di buon auspicio. L’oleandro, dunque, racchiude in sé significati profondi e variegati, oltre a essere una pianta rigogliosa e di facile gestione. Tuttavia, è fondamentale essere consapevoli dei rischi che comporta la sua presenza in giardino.
Come coltivare l’oleandro in giardino
L’oleandro, come già accennato, simboleggia la capacità di adattarsi e prosperare anche in condizioni difficili. È una pianta estremamente resistente, in grado di sopportare lunghi periodi di siccità, ma soffre le temperature troppo basse, inferiori ai 5°C. Nonostante ciò, la sua coltivazione è piuttosto semplice, soprattutto nelle aree dal clima mediterraneo.

Per ottenere una crescita ottimale, è consigliabile piantare l’oleandro in una zona ben soleggiata del giardino, dopo aver lavorato il terreno e rimosso eventuali erbacce. Nei primi anni di vita, è utile concimare la pianta, ad esempio con sangue di bue, per favorire una fioritura estiva abbondante e spettacolare. Successivamente, si può optare per un concime liquido da somministrare ogni 15-20 giorni.
L’oleandro non richiede irrigazioni frequenti: durante i primi anni di crescita, specialmente nei periodi più caldi, è sufficiente annaffiare la pianta due volte al mese, riducendo gradualmente la frequenza con il passare del tempo. In primavera, se il terreno appare particolarmente asciutto, è opportuno intervenire con l’annaffiatura, facendo attenzione a non eccedere per evitare pericolosi ristagni d’acqua.
I rischi che si corrono con l’oleandro in giardino
L’oleandro è una pianta di grande impatto visivo, capace di creare cespugli fioriti e colorati anche con poche cure e limitate irrigazioni. Tuttavia, dietro la sua bellezza si celano alcune insidie, soprattutto per chi possiede animali domestici o da allevamento.

Tutte le parti dell’oleandro sono altamente tossiche, poiché contengono eterosidi, tra cui la pericolosa oleandrina. Gli animali, come cani, gatti, bovini e cavalli, che ingeriscono foglie o fiori di questa pianta possono andare incontro a gravi conseguenze. Si pensi che per un cane di 10 kg è sufficiente ingerire solo due foglie di oleandro per manifestare sintomi di grave intossicazione.
Per cavalli e bovini, circa 30 grammi di oleandro possono risultare letali. In caso di ingestione, gli animali possono presentare sintomi tipici dell’avvelenamento, come vomito, diarrea, dolori addominali, debolezza, abbattimento e, nei casi più gravi, la morte. Per questo motivo, si sconsiglia vivamente di coltivare l’oleandro in presenza di animali domestici o da allevamento.
Altri pericoli con l’oleandro in giardino
Come già evidenziato, ogni parte dell’oleandro è tossica, non solo per cani e gatti, ma anche per cavalli, bovini e altri animali domestici. In particolare, i gatti non dovrebbero mai bere l’acqua che si accumula nei sottovasi dell’oleandro, poiché anch’essa può risultare pericolosa. Anche le cavie e altri piccoli animali devono essere tenuti lontani da questa pianta: pur non potendo vomitare, possono manifestare sintomi gravi di intossicazione.

Tra i sintomi più comuni si riscontrano abbattimento, tremori, convulsioni, perdita di coscienza e, nei casi più gravi, la morte. Se si sospetta che un animale abbia ingerito parti di oleandro, è fondamentale rivolgersi tempestivamente a un veterinario per tentare una cura d’emergenza. In generale, è consigliabile evitare la coltivazione di questa pianta se si hanno animali in casa. Per chi non ha animali, invece, l’oleandro rappresenta una scelta ornamentale di grande effetto.
Chi desidera piantare l’oleandro nel proprio giardino potrà godere di una pianta che richiede poche cure, necessita solo di una posizione soleggiata e di annaffiature moderate. Saprà regalare colori vivaci e profumi intensi, portando prosperità e buon auspicio, in linea con il suo profondo significato nel linguaggio dei fiori.