Come coltivare la menta in vaso: ecco il segreto per averla rigogliosa da aprile

Coltivare la menta in vaso è un’attività semplice e gratificante, adatta anche a chi non si considera esperto di giardinaggio. Non è necessario possedere un giardino: basta un piccolo spazio sul balcone o un davanzale ben esposto alla luce. La menta è una pianta estremamente adattabile, cresce rapidamente e riesce a riprendersi anche dopo periodi di trascuratezza. Con un vaso, del buon terriccio e annaffiature regolari, la coltivazione non richiede grandi sforzi, ma seguire alcuni accorgimenti può fare la differenza.

Come iniziare a coltivare la menta in vaso

Il primo passo fondamentale è il travaso. Quando si acquista una piantina di menta, spesso la si trova in un piccolo vasetto, sufficiente solo a mantenerla in vita. È importante trasferirla subito in un contenitore più ampio, riempiendolo con terriccio universale. Non esiste una dimensione precisa per il vaso: più spazio si offre, più la pianta si svilupperà rigogliosa.

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La menta ha la caratteristica di espandersi rapidamente, colonizzando ogni angolo di terra disponibile. Per questo motivo, nell’orto viene spesso considerata una pianta infestante. Tuttavia, coltivandola in vaso, questo problema non si presenta: anzi, il contenitore permette di gestire facilmente la crescita, evitando che si propaghi dove non desiderato. È sufficiente ricordare che tende ad allargarsi in fretta, quindi è importante tenerla sotto controllo.

Un aspetto che sorprende molti è il fabbisogno idrico della menta. Non è sufficiente annaffiare sporadicamente: se ci si dimentica di bagnarla anche solo per pochi giorni, la pianta si affloscia rapidamente. Tuttavia, anche in questi casi, non bisogna disperare: sebbene appaia appassita in superficie, le radici spesso restano vitali. Basta riprendere le annaffiature regolari e la pianta tornerà a vegetare vigorosamente.

Il terreno adatto alla menta

La menta non ha grandi esigenze in fatto di terreno. Non è necessario preparare miscele particolari: qualsiasi terriccio da giardino di buona qualità andrà bene. Anche per quanto riguarda il concime, la pianta è poco esigente; tuttavia, se si desidera favorire una crescita più rigogliosa, si può aggiungere un po’ di stallatico, un fertilizzante naturale adatto a molte piante aromatiche.

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Se desideri moltiplicare la tua pianta di menta, puoi farlo con facilità. La propagazione può avvenire tramite talea, stoloni o, teoricamente, anche da seme, anche se quest’ultimo metodo richiede più pazienza. Il sistema più pratico è quello degli stoloni: la menta produce spontaneamente nuove piantine collegate da radici orizzontali. Quando queste giovani piante sono abbastanza robuste, si possono separare dalla madre e trapiantare in un nuovo vaso.

È importante effettuare il taglio dello stolone con una lama ben affilata e pulita, preferibilmente disinfettata, per evitare infezioni. La procedura richiede attenzione, ma non è complicata. Ogni nuova piantina, una volta separata, va sistemata nel proprio vaso, assicurandosi che abbia alcune radici: da lì, crescerà autonomamente fino a diventare una pianta adulta.

La questione della luce e della potatura

Anche la propagazione per talea dà ottimi risultati: basta prelevare un rametto lungo 15-20 cm e piantarlo direttamente in un terreno umido. Non sempre tutte le talee attecchiscono, ma spesso hanno successo. Dopo un paio di settimane, se il fusto rimane verde e compaiono nuove foglioline, significa che la piantina ha preso e sta iniziando a crescere.

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La menta predilige ambienti luminosi, ma non sopporta la luce solare diretta e intensa, che può danneggiarla, soprattutto nei mesi estivi. L’ideale è posizionarla in un luogo ben illuminato, come un davanzale esposto a est o ovest. Se l’aria è particolarmente secca, è utile vaporizzare ogni tanto un po’ d’acqua sulle foglie, soprattutto durante le giornate più calde.

La menta, inoltre, beneficia molto della potatura e non bisogna temere di tagliare: anche se si accorcia drasticamente, la pianta ricresce più vigorosa di prima. Anzi, la potatura stimola la produzione di nuovi germogli. Le foglie più giovani sono anche le più aromatiche, quindi raccoglierle regolarmente non solo non danneggia la pianta, ma la aiuta a rinnovarsi e a produrre ancora di più.

Trucchi per la cura della menta

Un accorgimento utile consiste nell’eliminare i fiori non appena compaiono. La fioritura, infatti, sottrae energia alla pianta, rallentando la produzione di nuove foglie. Basta pizzicare i boccioli con le dita: è un’operazione semplice, ma che può fare davvero la differenza. Meno fiori ci sono, più la menta si concentra sulla crescita di foglie fresche e profumate.

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Per quanto riguarda la raccolta, non esistono regole rigide: si possono prelevare le foglie man mano che servono, oppure tagliare interi rametti. L’importante è non spogliare completamente la pianta. È consigliabile coltivare più vasi separati, soprattutto se si desidera moltiplicare la menta per regalarla o tenerla sia in cucina che in terrazzo. Per evitare che le radici si aggroviglino eccessivamente, ogni tanto conviene dividere le piante e rinvasarle.

Durante l’inverno, la menta può rallentare notevolmente la crescita, specialmente se tenuta all’esterno. Non è detto che muoia: spesso entra semplicemente in una fase di riposo vegetativo. Se le temperature scendono molto, è opportuno proteggerla o spostarla in un luogo riparato. Con l’arrivo della primavera, la pianta si risveglierà spontaneamente, facendo spuntare nuovi germogli dopo i mesi di pausa.

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