
La verza è un ortaggio facile da coltivare. Si adatta molto bene al terreno, e poi non teme il freddo, anzi, sembra che nel periodo delle gelate, le sue condizioni, possano anche migliorare. Ma quali sono i segreti, per una perfetta coltivazione? Entriamo nel merito, per avere una risposta e capire meglio.
Cavolo verza: cosa è importante sapere
Partiamo dal presupposto, che la verza è da sempre una verdura umile, che veniva, anche un tempo, usata, per la cucina contadina. Ha una pianta, caratterizzata, da un cespuglio crespo, da cui si formano i cavoli. Ed ha delle foglie, particolarmente ruvide, e al tempo stesso, anche grinzose. Insomma, davvero particolari.

E’ una pianta davvero molto rustica. Resiste al gelo, e si riesce a coltivare benissimo anche nelle regioni settentrionali. La temperatura giusta, è di 15 o al massimo 20 gradi. Una cosa è certa, è una pianta, che non ama il caldo, e che teme, anche tanto la siccità. E’ una cosa, che è cosi da sempre.
Per il terreno, quello che è certo, è che la verza ama la terra con il ph neutro. A cui aggiungere, una buona sostanza organica e anche l’azoto. Il suolo, inoltre, deve essere privo di ristagni, la cosa importante è che sia umido. Per alimentare il terreno, si può anche pensare di aggiungere il letame.
E per la semina?
Il momento ideale, per la coltivazione della verza, è la primavera. Per la precisione, tra Maggio e Giugno, cosi che la pianta possa germinare, e possa avere un buono sviluppo, nel periodo dell’autunno. La cosa importante, è che il seme, venga messo almeno a due centimetri di profondità, sotto il livello del suolo.

E’ un cavolo, che si può mettere a dimora, in pieno campo. O in alternativa, anche utilizzare le piantine a vaschetta. L’unica cosa a cui fare attenzione, è che il trapianto, possa avvenire ad un mese circa dalla semina. In questo modo, si potrà ottenere, un risultato migliore, sotto tutti i punti di vista.
Quando cresce, al verza, forma una bella palla enorme. Per questo motivo, sarebbe bene, tenere la distanza di circa un metro. Stesso discorso, anche per le file. Ancora meglio, è necessario, avere la giusta distanza, quando la coltivazione, avviene nelle vicinanze di una aiuola. Il rischio, altrimenti, è quello di soffocamento, tra le varietà.
Varietà di cavolo verza
Cavolo Verza F1: in questo caso, parliamo di un ibrido. Che ha un ciclo di sviluppo di 75 giorni, se viene piantato in primavera, e di 90 giorni se invece, lo si fa in estate. E’ una pianta forte, e al tempo stesso rustica, di colore verde scuro. Che forma, una palla.

Cavolo verza Vertus: produce una testa di taglia piccola o media. Ha un ciclo vegetativo medio tardivo e si raccoglie, dal periodo di Agosto, fino a Gennaio. Di sicuro, è una qualità diversa dalle altre, anche per via del fatto, che il suo sviluppo, è meno evidente, per cui, più moderato. Senza alcun dubbio.
Cavolo Verza D’Asti San Martino: in questo caso, parliamo di una qualità, che produce, un frutto di grande taglia. Come sempre, ha un ciclo vegetativo tardivo. In questo caso, la raccolta, è quella che avviene da Giugno a Ottobre. Un caso diverso, rispetto a quelli di cui abbiamo parlato, in precedenza.
Come cucinare la verza
Il cavolo verza, è un piatto tipico del nord Italia. Cuocerlo, però, è una operazione facile. Tanto per cominciare, si deve provvedere a pulirlo, e poi a tagliarlo. Le foglie esterne, che sono anche le più scure, si devono eliminare, anche se non per forza devono essere gettate. Si possono usare, per il brodo.

Il cuore, poi, va tagliato a spicchi. Da questi, si deve togliere la radice che si trova al centro. Le parti che restano, vanno tagliate e sminuzzate. Poi, la verza, va bollita e cotta al vapore o anche al forno. Di sicuro, la bollitura, è la tecnica migliore, anche se poi, tante ricette, salvaguardano i nutrienti.
La verza è ottima da mangiare, anche dopo una semplice bollitura. Basta solo, condirlo, con olio extra vergine di oliva, e un poco di sale. Tenendo conto, che si tratta di un ingrediente, che è anche molto duttile, grazie ad esso, si possono preparare, tante e diverse ricette. A proprio piacimento, e secondo i gusti.